Perché non voterò

Da giorni penso di scrivere qualcosa, più per me che per i miei pochi lettori, più per vedere nero su bianco i miei pensieri, sulle prossime elezioni politiche. Pensavo che avrei potuto fare il solito elenco delle possibilità e di indicare i motivi per cui avrei o non avrei potuto dare il mio voto a questo o a quell’altro partito. Poi mi sono reso conto che sarebbe stata una perdita di tempo; troppo inutile perdere tempo a scrivere perché uno non vota la M eloni o S alvini (iniziale separate così il post non viene indicizzato con quei nomacci).

Poi ho letto questo e questo e allora ho deciso che sarebbe bastato scrivere perché non voterò per il PD. E nemmeno per uno degli altri simboli che stanno dentro il riquadro della scheda elettorale.

Non voterò PD perché non accetto il ricatto che da giorni stanno proponendo ponendosi come unico bastione contro la destra brutta e xenofoba, che brutta e xenofoba lo è davvero, ma non ho bisogno che me lo dicano personaggi che fino a oggi non hanno fatto niente per mettere fuori legge i vari gruppi estremisti, che non hanno fatto niente, per esempio, contro i responsabili delle torture della Diaz avallando i metodi fascisti della nostra polizia.

Non voterò PD perché il suo segretario è un uomo ambiguo che ha consentito il ritorno sulla scena politica di un 80enne di plastica che non potrà nemmeno fare il presidente del consiglio ma che riesce a essere molto più convincente.

Non voterò PD perché sono stanco di sentir dire che comunque hanno fatto molto quando avrebbero potuto, anzi, avrebbero dovuto, fare molto di più.

Non voterò PD perché da anni al governo ha messo la prua verso destra per cercare sempre più un consenso privo di idee, non dico di ideali, ma un consenso che nascesse da un’idea condivisa di un futuro, un futuro vuoto di false promesse ma pieno di progetti. Con risultati nefasti direi.

Non voterò PD perché sembra abbia solo una strategia elettorale e non una strategia di lungo respiro che, se l’avesse, avrebbe già dovuto da tempo essere attuata e da tempo avrebbe attratto consenso e reso pleonastiche queste elezioni in quanto sarebbe l’unico partito votabile. Una strategia senza compromessi per calcoli elettorali.

Non voterò PD e nemmeno la Bonino e nemmeno Insieme perché nell’uninominale al Senato del mio collegio c’è matteorenzi.

Ah, non voterò nemmeno LeU perché dentro c’è l’uomo che ha dato origine a tutto questo scempio. Il 4 marzo sarà una intensa giornata di golf, possibilmente al mare.

Auguri a tutti voi.

 

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