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rcl scrive

Pensava. Pensava che avrebbe voluto viaggiare. Fermarsi in qualche posto nuovo, trovare un lavoretto di quelli che non obbligano a stressarsi la vita, ma che ti consentono di vivere. Fermarsi una decina di mesi, magari un anno. Per poi ripartire. Di tempo ormai non gli rimaneva molto.
Però pensava anche che avrebbe voluto innamorarsi e quindi trovare un motivo per fermarsi. O per tornare. Ma non voleva innamorarsi a tutti


i costi. Aveva sempre pensato che l’uomo è un animale sociale che si realizza nella vita con un altro suo simile. Lui preferiva mantenersi dalla parte etero, anche se non gli erano mancate le occasioni, e le esperienze, di vedere com’era la vita vista dal lato "omo" o magari "bisessuale". Per questo avrebbe voluto innamorarsi. Di una donna magari di colore, magari indiana, magari cecena, magari argentina, di una che avesse avuto solo voglia (e piacere, perchè no!) di aspettarlo e di ritrovarlo.
Poi, quel giorno, mentre stava leggendo un piccolo libro in spagnolo, trovato in un posto che definire posto era offensivo per tutti gli altri posti, si accorse di essere osservato. Almeno pensava di esserlo. Un rapido sguardo dietro di sè: niente. Continuò a leggere.
Di nuovo quella sensazione. Si voltò. Niente.
Lo spagnolo non era la sua lingua, ma cercava di arrangiarsi con quel poco che aveva imparato mentre viaggiava su un mercantile che batteva bandiera panamense ma dove nessuno era veramente di panama. Forse nemmeno la bandiera.
Il lbro parlava di fiumi e di liane, di barche che lo percorrono portando i loro poveri armatori alla ricerca di qualche mercato dove vendere qualche oggetto costruito con le mani. Parlava di tristezza quotidiana ma di grossa felicità interiore. Parlava di un viaggio in mezzo a mille peripezie ma dal finale travolgente. E parlava anche del suo amore. Di quello che avrebbe voluto trovare anche lui, viaggiando.
Di nuovo quella sensazione. Si sentiva osservato. Prese la macchinetta digitale che aveva nel suo tascapane e si voltò bruscamente: scattando una foto.
Non c’era nessuno nemmeno questa volta.
Prima di rimettersi a leggere, guardò il pic

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