D'anime e d'animali



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Quello che esce dalla testa di Giovanni Lindo, da sempre, mi è sempre rimasto nel cuore. Da quando andavo la notte ad inseguire i suoi concerti (ma avevo poco più di 20 anni,) fino alle sue “recite” sui palchi dei teatri italiani, ho sempre amato a


scatola chiusa i suoi lavori. Questo d’anime e d’animali sentivo aveva qualcosa di strano. Non l’ho comprato il primo giorno di uscita nel mercato nè ho cercato mp3 per un preascolto. Alla fine però non potevo farlo mancare nella mia collezione. E’ un bel disco, un disco con le stesse sonorità di sempre, quelle di GLF, quelle di Maroccolo. Manca Ginevra, manca Stefano e forse qualcosa si è perso davvero. E’ un bel disco ma un po’ sotto le mie aspettative. Come se la vena creativa si fosse interrotta e fosse tornata indietro di qualche anno. Magari questo non è nemmeno un difetto.

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